Non ho confuso i sogni più autentici con la paura, con l’idea
di una prospettiva sicura! Non voglio esser capita, e nemmeno che le mie azioni
vengano travisate … Così inclini ad interpretare gli altri e il mondo… ma
affinché uno tenda davvero a comprendere, deve iniziare a domandare.
Non ho nostalgia per la casa appena lasciata- eppure ne ho
per Buenos Aires…
Non si inizia un viaggio e non vi si fa ritorno: si parte da
se stessi, da una disponibilità a muoversi entro uno spazio che deve essere
accettato e mai compreso, perché infinito, eterno.
Muoversi…
È sempre la mia amata stella che vado cercando, e il
cammino, una logica solamente intuibile, fa che tutto mi sia presentito e nulla
di facile visione; è una visione allo stato interpretativo, genuina, seppure
nella sua intelligibilità.
Condannata alla lentezza o all’ignoranza, realizzerò
ugualmente i sogni più autentici, estrarrò la mia amata stella dal cuore per
sorvolare sulle paure e sulle idee che invadono i miei giorni superficialmente;
la visione sarà accessibile…
Non ci sono propositi celati; i miei sogni, sono sogni in sé.
Nessun commento:
Posta un commento