Per il momento gli bastava non pensarci, e non aveva
intenzione di cambiare il meccanismo della
vita. Ah, se avesse voluto stare con lei, avrebbe dovuto salire con lei
su quel treno. Perché non lo aveva fatto? Non poteva imporsi. – Magari accadrà
qualcosa.. .- E tenne la speranza vivace e ottimista che lei scendesse dal
treno e tornasse lì; la speranza la tenne sempre lì, come chi tiene la macchina
fotografica al collo, sapendo che prima o poi qualcosa meriterà attenzione.
Aspettò un’ora, e poi, per ricominciare, lasciò l’auto a casa, e preso il tram
per andare in studio, immaginò la Giulia universitaria che con tutta la sua
grazia, stava china e concentrata a disegnare, la vide per un istante,
riattraversando lo specchio del tempo. La vide con il suo respiro calmo, la immaginò
cercare qualcosa nella borsa, la immaginò togliersi il cappello, la vide parlare
con qualcuno nel vagone, immaginò, come lei immaginava lui, di essere per un
attimo della sua vita con lei sul tram, e per un’altra ora passeggiò nel
recinto immaginario dei sogni.
Poi rientrò in studio e si preparò un caffè, affinché le zaffate della moca coprissero i
pensieri, ma non era sufficiente. Allora si dedicò a documenti, contò le pagine
degli atti, le finestre dell’edificio davanti, i gradini di marmo,i numeri
dispari della via. Vide i lavori in corso in via De Gasperi, gli infissi cadenti di largo Buenos Aires, i
sensi unici, i chiostri di filosofia. Rientrando a casa, si lasciava cadere la
testa nel cuscino troppo grande, addormentandosi di colpo ascoltando Nina Simone,
fino ad un lunedì, in cui il telefono, cadendo dietro al letto mentre suonava
la sveglia; lo vide improvvisamente, senza annuncio che si trovasse lì da mesi,
e mentre allungava il braccio, assediato dalla curiosità, trovò l’oggetto che lo
portò a decidere in che modo guardare al mondo - scoprì il diario di Giulia
incastrato tra la parete e il letto.
Gli sembrò inverosimile che quei pensieri li avesse scritti
lei, così indifferente ai sentimenti, e per di più si era professata non
credente all’amore. Aveva, adesso, due vantaggi su di lei. Uno era che anche
lei lo amava e lui lo sapeva. [...]
Bellissimo! Continualo
RispondiEliminaho letto adesso xD
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