martedì 14 marzo 2017

Il mio vicino di banco afghano

Il mio vicino di banco, quello sulla destra, è afghano e si chiama Massih. Ho raccolto tre aneddoti che lo riguardano.

io: mi piace il tuo maglione!

M: grazie! Stando ai miei codici culturali adesso dovrei regalartelo. In Medio Oriente, quando una persona riceve un complimento per un oggetto, deve darlo in dono.
io: no,no,no grazie come accettato!

M : beh comunque non potrei perché è un maglione da uomo e tu sei donna. Comunque ricordati queste parole perché se verrai mai in Medio Oriente dovrai accettare un sacco di regali!

*

Descrizione della propria città natale, gruppi di tre persone:

Compagno di banco curdo: (...) da quando l'Isis ci ha distrutto la città abbiamo perso tutti gli edifici quindi non posso descrivere molto.  (e lo diceva con tristezza mista a accettazione dei fatti)

M: io vengo da Kabul  (* ma quando c'era il regime dei Talebani ha vissuto in Pakistan).
Kabul è (* e descriveva storie sanguinose sul passato della città). (...) settimana scorsa un'autobomba s'è fatta esplodere vicino ad un ospedale militare e uno è entrato armato nell'edificio e ha ucciso tutti, piano per piano e poi si è suicidato. (e lo diceva con un sentimento che ho interpretato di nuovo come tristezza mista a accettazione dei fatti).

(io non ho avuto il tempo per parlare di Como perché ho usato il tempo a chiedere della vita in Medio Oriente).

*

Circa la porta dell'aula difettosa.

Io: non riesco ad aprire la porta.

Tizio iraniano: aprila con un piede!

M: No,  aprila con amore.


*

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