martedì 20 novembre 2012

Mogador e progetti


Non che abbia stretto patti, né come stessa né con un lettore immaginario; ho preso lo scrivere come un impegno, oltre che un piacere ma tra sinusiti, influenze, preoccupazioni e mal di testa, non riesco ad essere sempre in vena di scrivere, non sempre ho qualcosa da dire o voglia di parlare. Per contrastare la mia sociopatia e mitigare la perenne ricerca di solitudine lascio due pensieri: primo, mi auguro di riuscire a intervistare i Jethro Tull, così che possa lasciare loro il cd del mio amico Brick, (anzi, i cd: due album dei Mogador); secondo, spero di trovare in una qualche scuola di Trieste un direttore scolastico che abbia la pena di guardare (non dico approvare, guardare almeno) un progetto di integrazione per le scuole primarie. Sviluppare il progetto non è vincolante per l’approvazione della mia tesi, e quindi, se dovessi continuare ad avere a che fare con persone negligenti riuscirei comunque a laurearmi senza problemi; mi domando, perché, se una persona ha un minimo di ambizione di proporre un progetto nuovo, non può venire ascoltata?

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