Non che abbia stretto patti, né come stessa né con un
lettore immaginario; ho preso lo scrivere come un impegno, oltre che un piacere
ma tra sinusiti, influenze, preoccupazioni e mal di testa, non riesco ad essere
sempre in vena di scrivere, non sempre ho qualcosa da dire o voglia di parlare.
Per contrastare la mia sociopatia e mitigare la perenne ricerca di solitudine
lascio due pensieri: primo, mi auguro di riuscire a intervistare i Jethro Tull,
così che possa lasciare loro il cd del mio amico Brick, (anzi, i cd: due album
dei Mogador); secondo, spero di trovare in una qualche scuola di Trieste un
direttore scolastico che abbia la pena di guardare (non dico approvare, guardare
almeno) un progetto di integrazione per le scuole primarie. Sviluppare il progetto
non è vincolante per l’approvazione della mia tesi, e quindi, se dovessi
continuare ad avere a che fare con persone negligenti riuscirei comunque a
laurearmi senza problemi; mi domando, perché, se una persona ha un minimo di
ambizione di proporre un progetto nuovo, non può venire ascoltata?
Nessun commento:
Posta un commento