giovedì 21 febbraio 2013

Viventi


Viventi, imprevedibili, e soggetti alle mutevolezze del destino, siamo creature mortali. Nella lontananza da casa, percepisci solo il tempo che vivi, eppure il mondo è temporale anche lì. Sarà nel ricordo che verrò a farti visita. Com'è prevedibile l’universo quando sai della mortalità, e quanto è impressionante il mondo del ricordo, atemporale, reversibile. Con precisione ricostruisco casa, la storia passata, il ricordo è la casa perfetta,lì, il passato passando rimane sempre presente e quindi anche tu, lo sei.

So cosa si dice sulla morte, eppure, ho un vecchio ridicolo sentimento che mi toglie la capacità di comprendere la nostra condizione. Forse nessuna persona saggia ha mai pianto, per un gatto, direbbe qualcuno; ed io, intanto, con i miei non è giusto, chiedo indietro il tempo al tempo.
Determinate creature le si vorrebbero eterne, ma anche i desideri, che vorrebbero trattenere cari, cose, casa, ricordi, passano, ma mi rimarrà sempre quella vecchia ridicola abitudine a visitare cari, cose, in una casa del tempo, che forse non ho mai avuto, mi fa riavere te, e altri, quando voglio. Ti voglio bene Mimi, vorrei chiudere con una nota positiva. Lascerò il dispiacere al dispiacere, ai viventi il tempo, agli imperturbabili il contegno, io, accoglierò dentro di me un universo di ricordi, di mondi atemporali, per proiettarmi al di là del tempo, dentro di me, nella più intima essenza del ricordo.



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