lunedì 22 gennaio 2018

La collana


Al collo portavo una collana di scarsa fattura ma Santiago, l’artigiano che me l’aveva venduta, diceva che il minerale fosse stato raccolto e lavorato dai Mapuche, da cui viveva nei periodi estivi, e ricordo che vi era un’incisione, un messaggio enigmatico e impercettibile nelle venature scarlatte del minerale. Mi venne spiegato come regolarla, come fare in modo che portasse fortuna. Avrei preferito che non si rompesse di continuo ma dal resto, cosa potevo pretendere per 200 pesos. Lì dentro c’erano trascritti i simboli delle speranze, con alcuni tipici scongiuri che il popolo indigeno mette nelle preghiere e che i venditori come Santiago, a forza di creare miti e storie per vendere, creano tutt’altra cosa dall’originale.